Storia della Città

Cenni storici sulla Città di Trezzo

La città di Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano, è collocata in un contesto ambientale e culturale di grande pregio: il suo panorama ha fatto da sfondo ad alcune tele di Leonardo da Vinci ed è stato citato da Alessandro Manzoni ne: “I promessi Sposi”. Confinante si trova il Villaggio di Crespi d’Adda, tutelato come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, e l’Ecomuseo Adda di Leonardo Da Vinci che a Trezzo progettò le chiuse del fiume Adda e studiò il percorso artificiale del Naviglio della Martesana per consentire alle barche, provenienti da Lecco, di raggiungere la Darsena di Milano. 
La storia di Trezzo inizia nel 222 a.c. con un primo insediamento romano durato fino all’invasione dei Longobardi nel 569 d.c. Tra il 1976 e il 1978 è stata ritrovata una vasta necropoli longobarda in località San Martino e tra i preziosi oggetti rinvenuti c’era anche uno degli anelli sigillo di ‘Rodchis’ che poi è stato scelto e riprodotto dalla Regione Lombardia come onorificenza per cittadini lombardi meritevoli. 

La Centrale idroelettrica ENEL “Taccani”, in puro stile Liberty, è collocata ai piedi dell’imponente Castello Visconteo che è stato testimone di una storia tormentata di lotte e di conquiste, che vide protagonisti il Barbarossa, i Torriani e i Visconti, tra il 1162 e il 1310. Proprio in questo luogo misterioso, nel 1385, morì Bernabò, per mano del nipote Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano. 
A Villa Gardenghi, attuale sede della biblioteca “Alessandro Manzoni”, è custodita la donazione dei coniugi Ada e Mario De Micheli che comprende volumi, dipinti e disegni del famoso studioso milanese. A questo patrimonio si aggiungono, poi, numerose opere della Quadreria Comunale tra le quale “L’Edipo a Colono” di Giuseppe Bossi, sovrintendente della Pinacoteca di Brera a Milano fino al 1815.  
Per tutto questo nel 2002 la Regione Lombardia ha conferito a Trezzo sull’Adda il titolo di “Città d’arte della Lombardia”. 
Trezzo sull’Adda è anche sede del Parco Adda Nord, parte integrante dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, Comune capofila del polo metropolitano “Adda e dintorni“ della Provincia di Milano e socio dell’associazione “Castelli e ville aperte della Lombardia”. Partecipa da anni alla BIT - Borsa internazionale del turismo a Milano e alla Borsa del turismo delle 100 città d’arte italiane a Ferrara.

Trezzo sull’Adda è stata nominata città d’arte dalla Regione Lombardia il 7 maggio 2002.  Inizialmente le città lombarde candiate erano 300, poi sono state ridimensionate a 104 e la Regione Lombarda ne ha scelte definitivamente solo 80, di cui nella Provincia di Milano solo 18.

Le Ville a Trezzo Sull'Adda
Trezzo sull'Adda ha sul suo territorio molte ville patrizie. Le più antiche e interessanti, si trovano lungo il fiume Adda ai margini del borgo medioevale. Villa Gardenghi di stile tardo rinascimentale, oggi sede della Biblioteca comunale "Alessandro Manzoni" e della Casa della Cultura, è circondata da un grande parco che digrada verso l'Adda. Casa Bassi, costruita come casamatta del Castello Visconteo, risale al XV secolo e nel cortile conserva ancora un pozzo fatto costruire dal castellano Vercellino verso la fine del'400. Due sono le Ville Appiani. Una è sede del Municipio, l'altra dell'Albergo Trezzo. Villa Cavenago, del '700, conserva ancora intatta la sua struttura ed è arredata con mobili d'epoca del '700 veneziano. L'ottocentesca Villa Gina a Concesa, è costruita su un promontorio di fronte al santuario. Ora è di proprietà del Comune e Sede prestigiosa del Parco Adda Nord.

Villa Cavenago
Piazza Omodei, 1 - 20056 Trezzo sull'Adda (MI)
Tel. 0290939351
E-mail: info@villacavenago.com
Sito web: www.villacavenago.com

Le Cascine di Trezzo sull'Adda
La cascina San Benedetto, ex abbazia, non è l'unica ad avere derivazione monastica. Erano monasteri anche la cascina Belvedere e la Portesana situate nella campagna a nord del centro abitato. Alte sul fiume si trovano le cascine Rocca e Colonibaro (Culunibè). Entrambe in origine erano torri di avvistamento del castello. Tipiche cascine lombarde, risalenti al Seicento, sono a nord la Nuova e la Cascinazza a ovest, mentre a sud dell'abitato di Concesa c'è la Bandeggiata (Bandagiada). Il suo nucleo originario era già segnato sulle mappe catastali del 1700.

Le chiese a Trezzo Sull'Adda
Le Chiese a Trezzo sull'Adda sono numerose e tutte meritano di essere menzionate. La chiesa parrocchiale, di origine medioevale, è dedicata ai Santi Gervaso e Protasio e risale al XV secolo. Al suo interno conserva affreschi giotteschi nella cappella del Crocifisso, alcune pitture e un bassorilievo di pregio. La chiesa di San Rocco ricostruita nel '700 su una preesistente cappella poi completamente restaurata nei primi anni Ottanta. A Concesa, frazione di Trezzo, c'è il famoso Santuario dedicato alla Madonna in stile barocco sorto nel 1641 sul luogo di una apparizione miracolosa e la chiesa parrocchiale, neogotica con pianta a croce latina con tre altari. Accanto alla parrocchiale, dedicata all'Assunta, si può ammirare la vecchia chiesa con un bel campanile Romanico e la piccola canonica. Un discorso a parte merita l'Abbazìa di San Benedetto dove, murata nell'abside nel 1925, è stata ritrovata una statua del Santo di fattura romanica (XI - XII secolo). Il monastero, oggi, è una cascina.

Le chiese a Concesa
Nel sec. XII Concesa era un castello arroccato a picco sul fiume, alcune case padronali, una chiesa parrocchiale (1155) dedicata alla Vergine Assunta e un oratorio dedicato a S. Nazario. Nel 1520 viene inaugurata la nuova chiesa parrocchiale al posto di queste strutture crollate sotto il peso degli anni. Dopo alterne vicissitudini, da una Cappelletta sorta per devozione alla Madonna attorno a una fonte miracolosa, per volere del cardinale Cesare Monti, nasce il Santuario, dedicato alla Divina Maternità di Maria S.S. (1641), e affidato dallo stesso all'Ordine dei Carmelitani Scalzi di Santa Teresa. Nel 1642 il Cardinale acquista un terreno lungo il naviglio Martesana per il "novo Monasterio" per i Padri Carmelitani. Progettisti gli ingegneri Francesco Maria Richini e Carlo Buzzi (già impegnati nella fabbrica del Duomo di Milano).

Il Fiume di Trezzo sull'Adda
L'Adda scorre placido o impetuoso in un ambiente naturale di rara bellezza, senza dubbio tra i più interessanti della Lombardia. Qui hanno trovato "casa" cigni, anatre selvatiche, fiolaghe e cormorani. Qui ha origine il Naviglio Martesana, costruito nella seconda metà del 1400 sotto il ducato di Francesco Sforza. Fino alla metà degli anni '50 il fiume aveva grande importanza commerciale per Milano ed era solcato da barconi per il trasporto di sabbia e ghiaia. L'alzaia, chiusa al traffico automobilistico, è percorribile a piedi o in bicicletta da Trezzo sull'Adda fino a Cassano d'Adda e da Trezzo a Brivio. Passeggiando o pedalando si possono scorgere ranuncoli, iris, menta, pepe d'acqua; si può far amicizia con ghiri, moscardini, volpi, civette, lucci e pesci gatto. Addentrandosi nel sottobosco spuntano i bucaneve, la colombina e la pervinca. Le acque poi, si possono solcare con canoe e kayak per splendide escursioni.

Il fiume e la centrale
Alla Centrale Enel Taccani le visite guidate riprendono in occasione della Sagra il I° ottobre 2006. La centrale sarà aperta come di consueto la prima domenica del mese per visite individuali (esclusi gennaio e agosto) e gli orari sono dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00. Partenze ogni 20-30 minuti con un massimo di 25 visitatori. 
Per le visite individuali non è prevista prenotazione. 
Visite su prenotazione per gruppi e scolaresche possono essere effettuate il martedì, mercoledì e giovedì. 
Le visite guidate sono completamente gratuite.

Ultimo Aggiornamento

29
Set/23

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